Escursioni nella natura
SABATO 4/2- ESCURSIONE – VIA FRANCIGENA DEL SUD, DAL CONVENTO DEI CAPPUCCINI DI ALBANO A FONTAN TEMPESTA. ( RM) Facile camminata sulle tracce dell’antica VIA FRANCIGENA DEL SUD che da Roma portava ai porti d’imbarco pugliesi per la Palestina. Lungo il panoramico percorso con splendide vedute sul lago, i resti dell’Acquedotto delle Cento Bocche, che segue il percorso del precedente acquedotto romano che convogliava le acque verso la villa dell’imperatore Domiziano a Castel Gandolfo, abbiamo calpestato un tratto di basolato romano, un antico percorso prossimo alla famosa Via Sacra, abbiamo scoperto, vicino al sito dell’ex convento di S. Maria ad Nives, le cui origini risalgono all’11° sec., le gigantesche e spettacolari Grotte Vulcaniche di Palazzolo, una camminata nella natura e nella storia, non lontano da Roma. 11 Km. ; Disl. 100 MT Via Francigena del Sud, dal Convento dei Cappuccini a Fontan Tempesta 4/2/23 ( RM). 22 images
DOMENICA 26/2/23 ABBIAMO EFFETTUATO L'ESCURSIONE: L’ANTICA VIA CLODIA E IL MISTERIOSO IPOGEO DELLE MACERINE NEI BOSCHI DELLA SILVA MANTIANA (RM). Abbiamo camminato su un tratto basolato della romana Via Clodia, abbiamo ammirato un antico casale con la sua meridiana solare, abbiamo costeggiato cavità e grotte, abbiamo scoperto, misteriosa e speciale, la grotta scavata nel cuore della collina delle Macerine, un’ampia galleria, lunga in origine 130 metri, in cui su ambo i lati si apre una teoria di ben 84 cubicoli scavati nelle pareti. Un luogo affascinante, misterioso, di cui abbiamo cercato di scoprire l’origine, circondato dalla magnifica natura della Silva Mantiana 10 Km. Disl. 80 mt. "La Via Clodia e l'Ipogeo delle Macerine RM" 26 febbraio 23 17 images
Archeotrekking e passeggiate nella storia
Sabato 14/11/20 e 13/4/23:" UN CASTELLO PERDUTO DELLA TUSCIA: CASTEL D’ISCHIA (VT) Magnifiche vie etrusche scavate nella roccia, basolati romani, La Cascata dei Cavaterra, la più scenografica del territorio di Nepi, resti di un villaggio fortificato medievale, con mura, valli fortificati, sorto su un precedente insediamento falisco, affascinante per la sua posizione lungo uno sperone roccioso, circondato da profonde gole che ci hanno regalato suggestivi scorci panoramici. Abbiamo effettuato una facile camminata alla scoperta di luoghi ormai scomparsi. Ore di cammino 4,00; disl. 80 mt. "Castel d'Ischia VT" 14/11/20 e 13/4/23 Sabato 14/11/20: UN CASTELLO PERDUTO DELLA TUSCIA: CASTEL D’ISCHIA (VT) 44 images
Domenica 8/11/20- Archeotrekking- ALLA SCOPERTA DELLE MAGNIFICHE NECROPOLI DELL’ANTICA CITTA’ ETRUSCA DI PHLERA (VT). Un affascinante percorso di scoperta di luoghi fuori dai consueti itinerari, come le tombe a dado della necropoli del Terrone, molte delle quali scoperte di recente e ancora poco conosciute, l’imponente mausoleo romano e i colombari con le ceneri dei servi che lavoravano il latifondo, la necropoli di Grotta Penta, la lunghissima Via Cava Buia, una delle più belle e lunghe della Tuscia, l’imponente colombario della Necropoli della Lega, arroccato su una parete di roccia, e tanto altro ancora. Ore di cammino 4,00; disl. 100 mt.Domenica 8/11/20- Archeotrekking- LE NECROPOLI DELL’ANTICA CITTA’ ETRUSCA DI PHLERA (VT) 28 images
SABATO 17 APRILE 2021 il Sentiero degli Elfi di Roma ha effettuato l'archeotrekking:"Le cascate dell’Arrone e le magnifiche rovine di Galeria Antica, tra storia, misteri e leggenda ( RM) Un luogo romantico, ricco di fascino, immerso in una affascinante natura di forre e boschi, circondato dalle acque del torrente Arrone, con le sue mole e le belle cascate, le imponenti rovine dell’antico borgo medievale, con le sue porte, i resti delle chiese, le antiche abitazioni, le mura, un luogo romantico, un luogo magico, scomparso all’improvviso due secoli fa, circondato da un’aura di leggenda e di storie, come le apparizioni del Menestrello Fantasma. Una facile camminata di scoperta nel Comune di Roma Ore di cammino 4,00 disl. 100 mt. 17 APRILE 21 STORIE E MISTERI DI GALERIA ANTICA (RM) 40 images
DOMENICA 5/3/23 IL SENTIERO DEGLI ELFI DI ROMA HA EFFETTUATO L'ARCHEOTREKKING DAL TITOLO:" VIA FRANCIGENA, DALLA VIA DI S.ANGELO ALLE TORRI DEL PALADINO ORLANDO (VT)". Bella camminata all’interno dei boschi della Macchia delle Valli. Lungo il percorso l’antica stazione di posta romana situata nel sito del Casale delle Capannacce, casale che nella facciata è decorato da una antica scultura dedicata al culto del dio Mitra. Poco più in là una chiesetta, non più attiva, dedicata alla Madonna di Loreto, situata sull’antica Cassia romana, testimonianza di un’altra importante via di pellegrinaggio, che utilizza in molti tratti la più antica Via Francigena. Continuando sulla Via Francigena, resti della Cassia romana, imponenti monumenti funerari romani appartenenti all’antico Vicus Matrini, resti del medievale complesso abbaziale di S. Maria in Campis. Km. 10,00 ; Disl. 70 Mt. ARCHEOTREKKING Via Francigena, dalla Via di S.Angelo alle Torri del Paladino Orlando (VT) 5 marzo 2023 32 images
I grandi sentieri storici
Viaggi nella natura in Italia e all’ estero
EFFETTUATO BELLISSIMO VIAGGIO 23-30/5/2019: "Transbalcanica" Montenegro-Serbia“ UN VIAGGIO IN PULLMAN ATTRAVERSO LA PENISOLA BALCANICA , DAL DANUBIO ALLE COSTE DELL’ADRIATICO, ALLA SCOPERTA DI STATI E REGIONI AFFASCINANTI, RICCHE DI CULTURA, NATURA E ATMOSFERE DIVERSE, TUTTE DA SCOPRIRE.” L’atmosfera mitteleuropea della grande pianura pannonica a nord di Belgrado, con gli splendidi monasteri della Fruska Gora, le fortezze medievali e gli imponenti resti delle città legionarie dell’antico Limes fortificato romano lungo il fiume Danubio. Le gemme dei monasteri medievali serbi della Valle dei Re, in cui si incontrano e spesso si fondono le correnti artistiche occidentali romaniche e gotiche con il mondo orientale slavo-bizantino. Le affascinanti atmosfere orientali del Sanjak, con i suoi odori, costumi e architetture. Gli splendidi Parchi Nazionali della Repubblica del Montenegro, con le montagne aspre e pittoresche costellate di vaste foreste e laghi di origine glaciale, con canyon profondi come quelli del Colorado. Le atmosfere mediterranee delle deliziose cittadine della costa adriatica montenegrina, gioielli medievali in Pietra, in cui si respira l’antico retaggio della Serenissima Repubblica di Venezia. Il meraviglioso, solare, lunghissimo fiordo di Kotor ( Patrimonio dell’Umanità )circondato di aspre montagne, il più grande e affascinante del Mar mediterraneo. Un viaggio diverso, fuori dagli itinerari classici, che abbiamo gustato sia per le sue bellezze naturalistiche sia per la sua ricchezza storico artistica 23-30/5:VIAGGIO TRANSBALCANICA: MONTENEGRO-SERBIA 225 images
Viaggi culturali in Italia e all’ estero
EFFETTUATO BELLISSIMO VIAGGIO 23-30/5/2019: "Transbalcanica" Montenegro-Serbia“ UN VIAGGIO IN PULLMAN ATTRAVERSO LA PENISOLA BALCANICA , DAL DANUBIO ALLE COSTE DELL’ADRIATICO, ALLA SCOPERTA DI STATI E REGIONI AFFASCINANTI, RICCHE DI CULTURA, NATURA E ATMOSFERE DIVERSE, TUTTE DA SCOPRIRE.” L’atmosfera mitteleuropea della grande pianura pannonica a nord di Belgrado, con gli splendidi monasteri della Fruska Gora, le fortezze medievali e gli imponenti resti delle città legionarie dell’antico Limes fortificato romano lungo il fiume Danubio. Le gemme dei monasteri medievali serbi della Valle dei Re, in cui si incontrano e spesso si fondono le correnti artistiche occidentali romaniche e gotiche con il mondo orientale slavo-bizantino. Le affascinanti atmosfere orientali del Sanjak, con i suoi odori, costumi e architetture. Gli splendidi Parchi Nazionali della Repubblica del Montenegro, con le montagne aspre e pittoresche costellate di vaste foreste e laghi di origine glaciale, con canyon profondi come quelli del Colorado. Le atmosfere mediterranee delle deliziose cittadine della costa adriatica montenegrina, gioielli medievali in Pietra, in cui si respira l’antico retaggio della Serenissima Repubblica di Venezia. Il meraviglioso, solare, lunghissimo fiordo di Kotor ( Patrimonio dell’Umanità )circondato di aspre montagne, il più grande e affascinante del Mar mediterraneo. Un viaggio diverso, fuori dagli itinerari classici, che abbiamo gustato sia per le sue bellezze naturalistiche sia per la sua ricchezza storico artistica 23-30/5:VIAGGIO TRANSBALCANICA: MONTENEGRO-SERBIA 225 images
SALONICCO: 1 PARTE VIAGGIO “ ALLA CORTE DEI RE – NASCITA DI UN IMPERO” Un viaggio nella MACEDONIA GRECA, nella PENISOLA CALCIDICA e nella TRACIA GRECA, nel ricordo dei grandi sovrani macedoni che hanno consentito il sorgere di uno dei più vasti imperi della storia. Un viaggio nella terra dei grandi re macedoni, in cui tutto sembra parlare del suo figlio più celebre, Alessandro, una presenza costante, anche se spesso solo presunta. Un ricordo che si accompagna a una stupefacente ricchezza di monumenti e tesori che la ricerca archeologica non cessa di svelare. Sulla via per l’Oriente, seguendo l’antica, romana, Via Egnatia per Bisanzio e l’Asia, abbiamo scoperto, inoltre, la grande arte bizantina che nelle chiese e nei monumenti di Salonicco celebra uno dei momenti più alti e eccezionali. Splendidi mosaici, tra i più belli dell’arte paleocristiana e bizantina, magnifici cicli di affreschi, arricchiscono l’incredibile numero di antichissime chiese del periodo d’oro dell’impero bizantino. SALONICCO: 1 PARTE MACEDONIA GRECA PENISOLA CALCIDICA TRACIA GRECA 19-26 SET 18 205 images
Visite culturali
I viaggi più belli
La culla di Apollo ed Artemide: Delos è una delle isole più piccole delle Cicladi ma è stata sempre considerata dagli antichi il fulcro dell’arcipelago e uno dei siti archeologici più importanti della Grecia. Secondo la leggenda, e come testimonia un santuario a loro dedicato, l’isola è la culla di Apollo, dio del sole, e di sua sorella Artemide. Inoltre, dal I millennio a.C. si celebrarono a Delos le famose feste panelleniche.L’isola appare immobile nel tempo e ancora simile all’originale, anche perché una curiosa tradizione, derivante da un responso di un oracolo, vuole che in questo luogo sacro non sia permesso nascere o morire. Attualmente, soltanto agli archeologi è permesso pernottare sull’isola. Delos fu un importante centro religioso e commerciale, grazie alla sua posizione strategica, centro delle rotte marittime. Dopo essersi difesa nelle guerre persiane, cadde nel 454 sotto gli ateniesi. Con l’avvento di Alessandro Magno ottenne nuovamente l’indipendenza e il suo potere economico. Fu il perno dei commerci del mediterraneo orientale e centro cosmopolita. Anche i romani riconobbero all’isola lo statuto di porto franco. Ma nell’88 Mitridate, re del Ponto, attaccò duramente questa colonia latina e vent’anni dopo i pirati deportarono i pochi superstiti come schiavi. L’isola decadde e dal VII secolo venne completamente abbandonata. Solamente nel 1873, grazie alla scuola francese di archeologia, la Grecia permise l’apertura di siti archeologici.Il percorso è abbastanza lungo e ricco.Dal porto sacro, luogo di attracco delle antiche delegazioni inviate alle cerimonie religiose, passando vicino alle case di Dioniso, di Cleopatra e del Tridente, si arriva all’antico teatro. Da qui la vista è divina. Nella casa delle Maschere e nella casa dei Delfini è possibile ammirare stupendi mosaici. Da qui si arriva alla cima del monte Kynthos e si può contemplare lo spendido paesaggio sulle isole di Naxos e Siros a Nord, Tixos a Sud e Mykonos a Est. Scendendo si passa davanti l’antro di Eracle e le terrazze delle Divinità straniere (siriane ed egiziane). Ancora più in basso c’è la casa di Hermes con il suo grande impluvium.Presso l’imbarcadero, dall’Agorà dei Completaliasti si arriva al quartiere dei santuari. Percorrendo il viale delle Processioni si vede la Stoà di Filippo e l’Agorà dei Deli, piazza del mercato a forma quadrata. Attraversata una piazza di marmo azzurro si giunge alla casa dei Nassi, alla colossale statua di Apollo e al keraton, altare in onore di Apollo, una delle sette meraviglie del mondo antico. Inoltre si riconoscono i santuari di Dioniso e dei Tori. Prima dell’agorà degli Italiani c’è il lago Sacro (prosciugato nel 1925). A sinistra c’è la maggior attrazione di Delos, la terrazza dei Leoni, dei quali rimangono però solamente le basi, essendo stati trasportati all’interno del museo, alla fine del percorso. CICLADI ESTATE 2017 DELO, la culla di Artemide ed Apollo 114 images
CICLADI AMORGOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET Amorgos è l’isola più orientale dell’arcipelago delle Cicladi e dista circa 250 km da Atene. Silenzio, natura e cultura greca la caratterizzano, ideale per chi ama fare escursioni e camminare per scoprire una natura selvaggia e monasteri incredibili. Un esempio è Moni Chozoviotissa: per raggiungerlo bisogna salire un sentiero di 350 scalini: una costruzione fuori dallo spazio e dal tempo. Un altro monastero imperdibile è quello di Profitis Ilias, raggiungibile dopo una camminata di un’ora partendo dal capoluogo, è posizionato a 700 metri sul mare ed offre un panorama mozzafiato. L’isola è caratterizzata da numerosi villaggi tradizionali. Tra i molti centri vi è per esempio Katapola, vicino al porto dell’isola, dotato di molti locali e taverne accoglienti. Una spiaggia bellissima e'Aegiali. In ultimo, ma non per importanza, è il capoluogo dell’isola, Chora. Passeggiare tra le sue strade e i suoi palazzi è come immergersi nella storia greca. Ovviamente la città più importante dell’isola è attrezzata con locali, caffè e ristoranti.CICLADI AMORGOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET 50 images
CICLADI MIKONOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET Sebbene sia celebre per la movida e per il divertimento, Mykonos offre tanto da vedere in termini di cultura e arte. Inoltre, Mykonos ha una storia interessante che si perde nella mitologica: Zeus, dopo aver sconfitto i Giganti, li scaglio' nel mar Egeo. I loro corpi si pietrificarono e generarono un'isola, Mykonos. Non ci sono molti resti archeologici sull'isola, ma la vicina Delos, isola sacra nell'antichità, è una delle escursioni giornaliere da fare assolutamente (vedi galleria del Sentiero degli Elfi) prendendo una delle barche che partono dal porto. Il luogo più affascinante di Mykonos è Little Venice, la Piccola Venezia, un piccolo quartiere della Chora, capoluogo dell'isola, costruito dai veneziani e che presenta molte analogie con la città lagunare. Vecchi palazzi di fronte al mare regalano un'atmosfera elegante e romantica. Candida, frizzante, angelica: la Chora di Mykonos è delle più belle cittadine delle isole greche: le casette bianche con le porte e le finestre blu sono il segno indistinguibile delle Cicladi e qui a Mykonos raggiungono il massimo in termini di bellezza architettonica. Altro simbolo di Mykonos sono i mulini che campeggiano sulla collina che si scorge dai bar e dai ristoranti di Little Venice. La chiesa di Panagia Paraportiani è l'edificio più antico e interessante della Chora. La sua struttura molto particolare deriva dal fatto che si tratta di quattro chiese costruite nel tempo su diversi livelli. La sua forma singolare, il suo bianco accecante in contrasto con il mare alle sue spalle la rendono molto suggestiva. CICLADI MIKONOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET 76 images
CICLADI SANTORINI ESTATE 2017 www sentieroelfi net Chiamata anticamente "kallisté", bellissima, e' la piu' meridionale e una tra le piu' celebri isole delle Cicladi, denominata anche "Thira". Formatasi per la violenta eruzione del vulcano che si trovava al centro dell'attuale, profonda insenatura, costituiva un tempo un insieme unico con gli isolotti che oggi abbraccia con la sua forma a mezzaluna. Lo spettacolare paesaggio di rocce vulcaniche, la lunga scoglier a occidentale a picco sul mare ed il grande interesse archeologico del sito ne fanno un'ambita meta turistica. FIRA e' il capoluogo di Santorini, , abbarbicata su uno sprone roccioso a 3000 metri di altezza. OIA si trova all'estermita' settentrionale dell'isola e a 10 km da Fira. OIa, pronunciato"Ia", sta di fronte all'isolotto di Thirassia ed e' famosa per i suoi incomparabili tramonti. Nei pomeriggi estivi vi si riversano frotte di escursionisti per godersi lo spettacolo.CICLADI SANTORINI ESTATE 2017 www sentieroelfi net 50 images
CICLADI NAXOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET Naxos ha numerosi siti archeologici, musei, monumenti storici, chiese e monasteri e antiche dimore. Tra le più interessanti attrazioni di Naxos sono i kouroi, enormi statue (incomplete) di giovani ignudi. Queste statue sono l'esempio di cosa veniva realizzato con il marmo di Naxos, uno dei tipi più pregiati al mondo. Ancora oggi esistono sull'isola alcune cave dal quale viene estratto il marmo, utilizzato non soltanto in Grecia, ma esportato in tutto il mondo. La Città di Naxos, chiamata anche Chora (il villaggio), è il capoluogo e il centro più vivace dell'isola. Qui si trova il monumento più celebre di Naxos, la Portara, un enorme portale di marmo. Era l'ingresso di un tempio di Apollo, voluto dall'ambizioso tiranno Ligdami intenzionato a costruire il più grande tempio della Grecia. In realtà, il tempio non fu mai terminato. La Portara si trova su un isolotto di nome Palatia, collegato all'isola da una striscia di terra. Uno dei migliori momenti per ammirare la Portara è al tramonto, quando il sole si getta nel mare passando dietro l'enorme arco. La zona più bella della Chora è il Kastro, la cittadella fortificata edificata dai Veneziani al fine di difendere la popolazione dai continui attacchi dei pirati che scorrazzavano in lungo e in largo il mar Egeo: un incredibile labirinto di stradine, scalinate, gallerie che si fanno spazio tra gli eleganti palazzi d'epoca veneziana, molti dei quali oggi sono sede di musei, gallerie d'arte e spazi per concerti musicali. A circa 5 km dalla Città di Naxos, in un'ampia e verde vallata, si trovano le rovine del Santuario di Dioniso, un importante esempio di architettura templare d'ordine ionico. In località Gyroulas si trovano le rovine del Tempio della dea Demetra, uno dei siti archeologici più importanti di Naxos. Sparse per tutta l'isola, le torri di Naxos erano parte di un ingegnoso sistema difensivo che comprendeva l'avvistamento delle navi nemiche che si avvicinavano all'isola e un sistema di comunicazione tramite segnali che venivano trasferiti di torre in torre in modo da diffondere le informazioni in ogni angolo dell'isola. A Naxos ci sono borghi ancora legati alle tradizioni, come il villaggio di Apiranthos, ubicato in una fresca zona collinare. Viene chiamato il villaggio di marmo perché le stradine e gli edifici sono stati costruiti con il marmo estratto dalle cave dell'isola. Tra le sue stradine ben cinque musei, alcuni davvero curiosi e interessanti...CICLADI NAXOS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET 92 images
CICLADI PAROS ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET Parikia è il capoluogo dove si trova anche il porto d'accesso all'isola. Parikia si sviluppa intorno al porto con le sue casette tipiche dell'architettura cicladiche: bianchissime, con porte, finestre e terrazze colorate, spesso di blu. Costruite l’una vicina l’altra, creano un labirinto di stradine lastricate, nel quale perdersi può essere piacevole. Il secondo centro più grande è Naoussa. Si trova nella sua parte settentrionale dell'isola. È il tipico paesino cicladico, molto simile a Parikia anche se un po' più raffinato e chic. La chiesa più importante di Paros è la Cattedrale Ortodossa, Panagia Ekatontapiliani (la Vergine delle cento porte). Si trova a Parikia, nei pressi del porto. Al di là della sua indubbia bellezza, il valore di questa cattedrale risiede nel fatto che è la più antica chiesa bizantina della Grecia e la più grande delle Cicladi. Fu costruita nel IV secolo sulle fondamento di un antico tempio greco, ma solo due secoli dopo, grazie all'imperatore Giustiniano, iniziò a intravedersi la struttura che oggi è possibile ammirare. Accanto alla chiesa Panagia Ekatontapiliani si trova il Museo Archeologico di Parikia. Nelle sue sale sono esposti interessanti reperti dal periodo cicladico (prima età del bronzo) fino al periodo classico e romano, provenienti dai siti archeologici dell'isola e del vicino isolotto disabitato Saliagos. Spesso vere e propri fortezze dove trovavano riparo gli abitanti dell'isola, i monasteri di Paros sono interessanti dal punto di vista architettonico e storico. In un clima di fascino e suggestione, si può apprendere la storia del popolo greco che per secoli ha dovuto difendere sé stesso dai Turchi, ma anche l'intero mondo cristiano dall'Islam. CICLADI PAROS ESTATE 2O17 WWW.SENTIEROELFI.NET 91 images
DODECANESO KOS ESTATE 2016 WWW.SENTIEROELFI.NET Kos è ricca di testimonianze dell’antichità greca e romana, con rovine sparse un po’ in tutta l’isola e musei ben curati. Il più importante sito archeologico di Kos è Asklepeion, un centro religioso dedicato al culto di Asclepio o Esculapio, dio della guarigione, che fungeva anche da scuola di medicina. Fu fondato nel III secolo a C e riportato alla luce solo agli inizi del XX secolo in seguito agli studi dell’archeologo tedesco R. Herzog. Il sito sorge in cima a una collina all’ombra dei cipressi da cui è possibile ammirare una splendida vista sulla città di Kos e sulla vicina costa dell’Asia Minore. Altri interessanti siti archeologici di Kos sono: Agorà di Kos, fondata nel IV secolo a C, seriamente danneggiata in seguito al terremoto del 1933. Tra le rovine che ancora oggi possiamo ammirare il Tempio di Afrodite, il Tempio di Ercole, una basilica paleocristiana e una stoà (portico con colonnato). Odeion: teatro romano costruito sui resti di un precedente teatro greco. Poteva ospitare fino a 750 spettatori. Tempio di Dioniso, risalente al II secolo aC. Casa di Europa, signorile casa privata del II secolo, conserva stupendi mosaici a tema mitologico. Museo Archeologico, espone un’interessante collezione di sculture dall’epoca ellenistica alla tardo-romana. Castello dei Cavalieri: antica e maestosa fortezza quattrocentesca purtroppo oggi in stato di abbandono da cui si gode una splendida visione sulla costa turca .L’albero di Ippocrate è un platano secolare, diventato famoso perché all’ombra dei suoi rami il padre della medicina moderna teneva le lezioni per i suoi allievi. WWW.SENTIEROELFI.NET DODECANESO: KOS ESTATE 2016 43 images
DODECANESO: SYMI ESTATE 2016 WWW.SENTIEROELFI.NET L'ottava più grande isola greca del Dodecaneso è particolarmente pittoresca, con le sue case costruite sulle pendici dell'isola in stile neoclassico dipinte a colori vivaci e bellissime spiagge e acque cristalline completano il quadro. Simi (in greco Σύμη, Symi), detta Sime nell'antichità, è un'isola greca del Mar Egeo nell'arcipelago del Dodecaneso, situata 41 km a nord dalle coste dell'isola di Rodi, a pochi chilometri di fronte alla Turchia. L'isola conserva oltre trecento tra monasteri e chiese. Nell'isola, già ricca di svariati luoghi di culto, ci sono ben nove monasteri dedicati all'Arcangelo Michele, uno per ogni Ordine Angelico. Il più noto è il monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis che costituisce il più importante luogo di culto della Grecia dedicato all'Arcangelo Michele, costruito nel 1783, sui resti di un preesistente monastero del XV secolo, la cui presenza è testimoniata da un manoscritto del 1460 preservato fino al 1862. La Basilica attuale si sviluppa su di un'unica navata. La Chiesa all'interno conserva un'icona di grandi dimensioni dell'Arcangelo Michele avvolta in un involucro d'argento in cui sono state incastonate pietre preziose. Il campanile della Basilica è stato eretto nel 1911. Inoltre sull'isola è presente un antico castello che domina dall'alto il villaggio principale di Panormitis. Esso fu sede dal 1309 al 1522 dell'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di Gerusalemme che governò l'isola Le chiese più importanti sono: Profeta Elias, San Giovanni di Tsagkrias, San Procopio, Madonna Myrtariotissa, Roukouniotis, Santa Marina. Da segnalare l'Abbazia Kokkimidi, un monastero bizantino rinnovato nel 1697, l'Abbazia Perivioti e il Monastero della Croce di guerra. DODECANESO SYMI ESTATE 2016 WWW.SENTIEROELFI.NET 50 images
DODECANESO: RODI ESTATE 2016 WWW.SENTIEROELFI.NET Citta' di Rodi: Ottima base sia per esplorare l’isola sia per una comoda vacanza di mare, la capitale Rodi è una città divisa in due zone dall’anima profondamente diversa. Dichiarata patrimonio dell’umanità Unesco, la città vecchia, orgogliosamente racchiusa all’interno di possenti mura, è una straordinaria fusione di stili architettonici diversi: classico, medievale, ottomano e italiano.La città nuova è un susseguirsi di boutique, bar e locali alla moda sul lungomare, mentre nelle viuzze interne potete trovare taverne tradizionali e bistrot. Tra le numerosissime attrazioni turistiche della città di Rodi : Quartiere dei Cavalieri, un’area della città vecchia usata come quartier generale dai Cavalieri di San Giovanni, che dominarono Rodi tra il Trecento e il Quattrocento. Palazzo del Gran Maestro, magnifico palazzo costruito nel Trecento su una precedente fortezza bizantina come sede della massima autorità dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni. L’interno, danneggiato da un’esplosione nell’Ottocento, venne ricostruito in epoca fascista. Moschea di Solimano il Magnifico, dalle caratteristiche pareti rosa, fu costruita nel Cinquecento per commemorare la vittoria degli ottomani sui Cavalieri. Acropoli di Rodi, il sito dell’antica città ellenica, a 2 km dalla città vecchia. Conserva i resti di uno stadio del II secolo dC e un teatro che veniva usato per le lezioni della scuola di retorica. Faro di Agios Nikolas: costruito dai francesi, si trova all’entrata del porto turistico di Mandraki. DODECANESO: CITTA' DI RODI ESTATE 2016 WWW.SENTIEROELFI.NET 232 images
TREMITI (FG) ESTATE 2017 WWW.SENTIEROELFI.NET Le isole Tremiti sono l’unico arcipelago italiano nel basso Adriatico. Fanno parte della regione Puglia, provincia di Foggia, ma sono collegate alla terraferma da traghetti e aliscafi che partono da Termoli, in Molise. Le Tremiti costituiscono una riserva naturale marina a sua volta parte del Parco nazionale del Gargano. Da sempre vocate al turismo, offrono una ricca vegetazione e soprattutto un mare incontaminato e ricco di fauna, ideale per le immersioni. L’arcipelago è composto da cinque piccole isole, profondamente diverse. Due sole sono abitate: San Nicola e San Domino. Le altre sono la Capraia, il Cretaccio e la lontana Pianosa. L'ISOLA DI SAN NICOLA Il centro storico, religioso e amministrativo dell'arcipelago è un vero e proprio museo a cielo aperto. La seconda isola delle Tremiti ospita infatti la più grande abbazia del Mediterraneo sul mare: è l’abbazia di S. Maria a Mare, le cui origini si perdono nella leggenda. Di certo è che i benedettini si insediarono qui nell’XI secolo, ed è a quell’epoca che si fa storicamente risalire l’abbazia. Nel 1334 fu assaltata dai pirati, che trucidarono i monaci, ma alcuni decenni dopo fu nuovamente abitata, stavolta da canonici regolari. L'abbazia fu soppressa nel 1783 da re Ferdinando IV di Napoli. Abbandonato da secoli, oggi il complesso è visitabile: resta gran parte del perimetro esterno, la facciata della chiesa e alcuni pregevoli pavimenti musivi. WWW.SENTIEROELFI.NET TREMITI (FG) 78 images
CRETA: LE MERAVIGLIE DEL PALAZZO DI CNOSSO E IL MUSEO DI HERAKLION IL SENTIERO DEGLI ELFI DI ROMA ESTATE 2015 CNOSSO e' il piu' importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Heraklion, sul fiume Katsaba (antico Kairatos). Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica, come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e il Minotauro. Abitato già nel neolitico, divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era simbolo dell'egemonia cretese sul mar Egeo. In questo periodo gli abitanti di Cnosso cominciarono ad avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia e vengono addirittura dipinti straordinari affreschi prodotti con le tradizionali tecniche degli abitanti del Nilo. Verso il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera (l'odierna Santorini), distrusse tutti i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso. Durante il periodo neopalaziale (1700 a.C.-1400 a.C.) il palazzo venne ricostruito ancora più sontuoso di quello di epoca palaziale, ancora una volta privo di mura difensive, cosa che testimonia la totale assenza di invasioni da parte di altri popoli. Verso il 1450 a.C. Cnosso fu devastata dai micenei, popolazione proveniente dal Peloponneso, come testimoniano i testi in lineare B rinvenuti nel palazzo, finché verso la metà del XIV secolo a.C. la città decadde completamente. Vi sono infine fonti che indicano la presenza di artigiani cretesi nelle città micenee dove veniva apprezzata la loro alta conoscenza nel campo dell'oreficeria. A Cnosso vi era una fiorita cultura degli affreschi. I cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo di Cnosso opere eccezionali con la classica visione di profilo tipica dell'arte egizia. Il motivo di questa particolare tecnica rappresentativa è la causa dei continui scambi commerciali e culturali tra la civiltà cretese e quella egizia. Al museo archeologico di Candia sono conservati notevoli affreschi ancora ben conservati che rappresentano scene di giochi con i tori, processioni, ecc. I muri erano ricoperti da intonaci affrescati con soggetti marini, combattimenti con tori e motivi geometrici. Per la prima volta le immagini non erano usate per rappresentare concetti e simboli come nell'arte egizia, ma per abbellire i luoghi di vita. Il rapporto dei cretesi con la natura, specie quella marina, è testimoniato dalla pittura e dall'arte scultorea. La religione cretese infatti attribuiva caratteri divini ad alcuni animali, come il toro e il serpente, che costituivano perciò il soggetto privilegiato delle pitture. IL MUSEO DI HERAKLION è stato completamente rinnovato ed ospita gli artefatti più rappresentativi di tutti i periodi storici dell’isola di Creta coprendo un periodo di 5500 anni che va dal Neolitico sino all’epoca Romana. L’unicità del museo sta nel fatto che qui sono conservati alcuni reperti relativi all’arte Minoica unici nel suo genere: il Museo Archeologico di Heraklion è quindi una tappa imperdibile per gli appassionati di Storia ed Archeologia. CRETA :LE MERAVIGLIE DEL PALAZZO DI CNOSSO ED IL MUSEO DI HERAKLION WWW.SENTIEROELFI.NET 217 images
MERAVIGLIE ANDALUSE: GRANADA ALHAMBRA 30 MAGGIO 2023 Alhambra ha qualcosa di speciale. Sarà per la sua posizione, per le sue dimensioni, per la sua architettura o per la sua storia? Milioni di turisti visitano ogni anno questa città cortigiana alla ricerca della risposta. La sua ubicazione strategica sulla collina al-Sabika, di fronte all'Albayzín e con la Sierra Nevada sullo sfondo, rende la Alhambra una parte integrante del paesaggio e della storia di Granada. Questo complesso era stato concepito come la dimostrazione del potere della dinastia nasridi, ammirabile da ogni punto della città. La Alhambra, considerata l'Ottava Meraviglia del Mondo, significa “castello rosso”, e si tratta di una cittadella, palazzo e fortezza araba senza precedenti. Storia dell'Alhambra Dopo la dissoluzione del califfato di Cordova nel 1031, il territorio occupato dai musulmani fu diviso in vari regni taifa, sconfitti dalle truppe cristiane nel XII secolo. Per duecento anni, il regno di Granada rimase l'unico rappresentante del potere musulmano nella Penisola Iberica. Il fondatore della dinastia nasridi, Al-Ahmar, commissionò la costruzione dell'Alhambra e trasferì la residenza reale dell'Albayzín in questo nuovo complesso fortificato. Fu allora che Granada conobbe il suo periodo di massimo splendore artistico. Le mura e l'acquedotto dell'Alhambra sono la parte più antica della cittadella, alle quali seguirono l'Alcazaba e le torri principali. Nel XIV secolo, invece, furono costruiti i tre palazzi nasridi: il Mexuar, il Comares e quello dei Leoni. Dopo la Reconquista del 1492, i Re Cattolici portarono a termine diverse riforme e costruirono il convento di San Francesco. Più tardi, l'imperatore Carlo V commissionò la costruzione di un palazzo che portasse il suo nome. Tra il XVIII e il XIX secolo, la Alhambra visse un periodo di abbandono e di decadenza che durò quasi cent'anni, fin quando le truppe francesi di Napoleone non occuparono parte del palazzo e quasi lo distrussero. Infine, nel 1870, la Alhambra divenne proprietà dello stato e fu dichiarata Monumento Nazionale.L'Alhambra è costituita da varie zone con diverse funzioni: La Alcazaba È la parte più antica, e si trova nella zona più alta della collina. La sua funzione era prettamente militare, sebbene si creda che fu utilizzata anche come residenza reale. In quest'enorme fortezza, poi, si trovano le quattro torri principali dell'Alhambra, dalle quali si godono delle viste privilegiate della città, dell'Albayzín e della Sierra Nevada. Nell'Alcazaba si trova la Plaza de Armas, che attualmente mostra le fondamenta delle case arabe dei militari e del resto del personale, alcune prigioni e un bel giardino. Palacios Nazaríes Ognuno dei tre palazzi è associato a un re nasridi: Palazzo di Mexuar: è il più antico dei tre e, dunque, il peggio conservato. Il re Ismail I ordinò la sua costruzione per riunioni politiche e per svolgere i processi. La sala principale è colma di piastrelle e gelosie originali di grande valore. Palazzo di Comares o Diván: questo palazzo è costruito intorno al cortile degli Arrayanes. La sua alberca principale è una delle immagini più famose dell'Alhambra. In totale, furono tre i monarchi coinvolti nella sua costruzione. La struttura ospita la famosa Sala del Trono, dove si faceva politica, e le sale in cui si celebravano feste ed eventi vari. Palazzo dei Leoni o Harem: si tratta della zona privata del sultano Mohamed V, che viveva qui con la sua famiglia e con il suo harem. Qui si trova il famoso Cortile dei Leoni, la vera perla dell'Alhambra. El Partal È la prima residenza dei re nasridi che si sistemarono nell'Alhambra. La sua costruzione risale al XIII secolo XIII, ed è composta da un palazzo con un portico di cinque archi, la Torre de las Damas e un grande stagno all'esterno. È anche possibile vedere delle piccole abitazioni arabe costruite negli anni successivi. Palazzo del Generalife Era il palazzo in cui il sultano e la sua famiglia trascorrevano i loro momenti di riposo e di svago. Questa villa si trova a poca distanza dall'Alhambra e spicca per i suoi giardini, che a quel tempo erano orti. La parte più interessante del Generalife è costituita dal cortile principale, che rappresenta il paradiso musulmano. Dal Generalife si vede tutta l'Alhambra e la valle del Darro. Palazzo di Carlo V Il Palazzo di Carlo V è una delle opere più rilevanti del Rinascimento spagnolo. Spicca per la sua facciata principale e per il suo cortile circolare porticato con colonne in stile romano. L'imperatore Carlo V decise di costruirlo accanto all'Alhambra per trascorrere ore spensierate insieme alla sua famiglia. Sebbene la sua costruzione cominciò nel 1527, a causa della mancanza di fondi e delle rivolte intestine di Granada, il palazzo non fu ultimato fino al XX secolo. Oggi, è sede del Museo delle Belle Arti e del Museo dell'Alhambra. Andalusia Granada Alhambra 30/5/23 120 images
MERAVIGLIE ANDALUSE: CORDOVA. Definita in lingua spagnola Córdoba, è una città della regione autonoma dell’Andalusia che occupa una posizione strategica in quanto situata tra le rive del fiume Guadalquivir e l’imponente sistema montuoso della Sierra Morena. Il nome della città risale al 206 a.C. quando il territorio cadde sotto l’egemonia romana e divenne presto una fiorente colonia patrizia con il nome di Corduba. Fu poi preda delle invasioni dei Visigoti e degli Arabi che contaminarono la città con opere tipicamente orientali. Ancora oggi è possibile ammirare importanti resti architettonici risalenti all’XI secolo quando Cordova era una ricca capitale dell’Emirato di al-Andalus sino a divenire un vero e proprio Califfato. Il patrimonio artistico della città è davvero immenso e ricco di stupende opere d’arte. Tra i monumenti o reperti storici da visitare vi sono: Le mura della fortificazione romana e l’imponente ponte che si affaccia sul fiume Guadalquivir. La Mezquita, ossia la Grande Moschea, considerata il monumento musulmano più grande ed importante di Spagna. Nel 1236 venne trasformata in Cattedrale da San Ferdinando e rimase da allora il fulcro religioso dell’intera città. Le caratteristiche chiese di San Paolo, San Lorenzo, San Michele, Santa Marina, San Gaetano con splendidi affreschi custoditi al loro interno. I monasteri tra cui va menzionato quello di San Gerolamo. Le torri di Calahorra (attualmente sede del museo storico della città) e della Malmuerta, un pregevole esempio di torre fortificata a base ottagonale. La Sinagoga, luogo di culto ebraico da ammirare anche per il suo fascino architettonico. Viene definita anche la piccola Sinagoga ed assieme alle due costruzioni presenti a Toledo costituisce l’unico esempio di influenza ebraica nel territorio. Girando per le strade del centro storico non si può fare a meno di notare i cosiddetti “patios”, caratteristiche abitazioni del luogo abbellite da splendidi mosaici, fontane ed una ricca vegetazione. Tra gli eventi e le feste popolari più rinomate si annovera il Festival dei Patios Cordovani (1-25 maggio) e la Madonna della Salute, una delle feste più coreografiche del paese che si svolge tra il 25 ed il 30 maggio. La visita della città si conclude con la degustazione di alcuni piatti tipici come il salmorejo (una zuppa di pomodoro), gli involtini di carne fritta (flamenquin e il gazpacho) e la grande varietà di tapas, antipasti davvero succulenti. MERAVIGLIE ANDALUSE: CORDOVA 31 MAGGIO 23 58 images
SIVIGLIA ANDALUSIA L’insieme dei monumenti principali di Siviglia é stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanitá nel 1987. La Cattedrale di Siviglia si innalza tra le case del quartiere di Santa Cruz. Fu costruita nel 1401 sulla Moschea Maggiore di Siviglia del secolo XII. Di questa ereditá araba si conservano ancora l’antico minareto, oggi la famosa Giralda, e il Patio degli Aranci. A fianco alla Cattedrale, anche i Reales Alcázares o Alcazar poggiano su resti arabi del secolo IX. Le muraglie dell’Alcázar racchiudono numerose stanze, eleganti saloni, romantici patii e grandi giardini, con elementi arabi e rinascentisti. L’Archivio delle Indie, costruito nel secolo XVI, ci conduce nell’arte rinascentista spagnola. É uno dei centri documentali piú importanti che esistano, relazionato con la conquista del Nuovo Mondo. Intorno a questo gruppo di monumenti si trova il quartiere piú caratteristico e popolare di Siviglia: Santa Cruz (Santa Croce).Una volta a Siviglia non si puó non visitare la plaza de España - Piazza di Spagna, situata nel magnifico Parco Maria Luisa, dove si trovano anche altri interessanti edifici costruiti per l'Esposizione Iberoamericana che si organizzó a Siviglia nel 1929. Con questa la Spagna e le sue antiche colonie "firmavano la pace" in maniera simbolica e definitiva. Vicino a Plaza de España e degno di una visita é ancora il Palazzo di San Telmo e la Fabbrica Reale di Tabacchi , luogo della famosa storia di Carmen e ora Universitá di Siviglia con un'eccezionale facciata barocca.Sulle rive del Guadalquivir si trova poi la Torre dell'Oro ,costruzione d'origine araba (sec. XIII), che faceva parte dell'antica muraglia. Dopo la scoperta dell'America venivano custodite in questa torre l'oro e le altre ricchezze provenienti dalle colonie, da qui il suo nome. Per la sua stretta relazione con la storia marittima é stata scelta come sede del Museo Navale. SIVIGLIA ANDALUSIA 1 GIUGNO 23 65 images
MERAVIGLIE ANDALUSE: RONDA 3 GIUGNO 23 La città si trova a nord della città di Marbella in provincia di Malaga. Ronda fu fondata nel VI Secolo a.C sotto il nome di Arunda, furono i Celti a fondarla, poi successivamente la città fu conquistata dai Fenici, che cambiarono il suo nome. Infine arrivarono i Greci che le diedero il nome di Runda. La costruzione del Castello di Laurus consentì alla città di svilupparsi, favorendone l’insediamento del generale romano Scipione e le sue truppe, successivamente Giulio Cesare la nominò municipium e gli abitanti divennero ufficialmente cittadini romani. Storicamente la città ha subito molte invasioni e conquiste, ma il periodo più influente fu quello arabo, precisamente nel 713 la città fu conquistata dai musulmani e prese il nome di Izn-Rand Onda, che significa “Città del castello”. Quando fu sciolto il califfato di Cordova, Ronda divenne indipendente e capitale del regno di Taifa, ed è risalente a questo periodo il patrimonio architettonico della città. Successivamente, dopo la riconquista spagnola fu rimodellata in base alle esigenze ed in questo periodo furono costruite la Plaza de Toros e il Ponte Nuovo, attuale simbolo della città di Ronda. Le cose da vedere a Ronda sono diverse, tra le più importanti troviamo il Ponte Nuovo che è anche il simbolo della città. Una volta a Ronda, bisogna ammirare i tre ponti e la gola (El Tajo) sulla quale è arroccata la città, successivamente è obbligatorio fare un salto al borgo arabo La Ciudad. Si tratta di un quartiere nettamente separato dalla città moderna, qui è possibile trovare gli hotel, i ristoranti e la stazione ferroviaria. A Ronda è possibile ammirare il fantastico giardino del Palacio Mondragón, la Plaza Duquesa de Percent con ben due chiese ed un convento. Da non perdere in città è anche la porta dell’Almocabar risalente al secolo XIII, inoltre è obbligatorio far un salto ai bagni arabi, una delle più grandi eredità della città di Ronda. La città di Ronda è famosa anche per via della Plaza de Toros, è definita spesso la Patria della Corrida Moderna grazie all’arena in stile neoclassico aperta per la prima volta nel 1785. La capacità della Plaza de Toros è di circa 6000 persone, ed è una delle più importanti di tutta la Spagna, qui veniva e viene celebrata la Corrida Goyesca. All’interno della struttura è possibile visitare il Museo Taurino dedicato alle famiglie dei toreri di Ronda: Romero e Ordóñez. Nel periodo di Pasqua è obbligatorio vedere la Semana Santa, una delle feste più importanti della città e della tradizione dell’Andalusia, infatti a Siviglia è uno degli eventi più sentiti dopo la Feria di Siviglia. MERAVIGLIE ANDALUSE: RONDA 3 GIUGNO 23 38 images
MALAGA CADICE HEREZ DE LA FRONTERA 29MAG/2GIUGNO 23 Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. Malaga è nota anche per la sua calda accoglienza e per le sue specialità enogastronomiche come la fritura malagueña, un fritto misto a base di pesce, acciughe e calamari e il suo “vino di montagna”. In serata ci si può divertire nei numerosi bar e locali di Malaga. Inoltre, ci si può recare a Muelle Uno, un complesso ricreativo contemporaneo nella zona del porto, o a Soho, un nuovo quartiere artistico dal sapore bohémien. Durante l’anno a Malaga si celebrano numerosi festival tra cui all’inizio di novembre il Festival Internazionale del Jazz e ai primi di marzo il Film Festival. CADICE-Le attrazioni principali :Catedral Nueva Barrio del Populo Plaza de San Juan de Dios Plaza de Mina Oratorio de la Santa Cueva Plaza de España Oratorio de San Felipe Neri Plaza del Topete e dintorni Barrio de la Viña Playa de la Caleta e i due castelli Parque Genovés .JEREZ DE LA FRONTERA Da visitare il quartiere antico di Casco Antiguo dove meravigliosi monumenti si trovano a fianco di numerose e tipiche bodegas, i locali ideali per assaggiare lo sherry. Nel quartiere antico di Jerez si trova la storica Alcazar, una fortezza almohade del XI secolo, al cui interno si trovano una mezquita, cioè una moschea, riconvertita in cappella da Alfonso X nel 1264, i bagni arabi e il Palacio Villavicencio del XVIII secolo. Dalla passeggiata intorno all’Alcazar si raggiunge l’ottocentesca Cattedrale di Jerez costruita lì dove sorgeva l’antica moschea di Scheris. In Plaza de la Asuncion si trova il meraviglioso Antiguo Cabildo, il palazzo del municipio, e la bella Iglesia de San Dionisio, costruita nel XV secolo in stile mudejar. Nel gitano quartiere de Santiago si trovano il Museo Arqueologico, che custodisce un prezioso elmo greco del VII secolo a.C., e il Centro Andaluz de Flamenco, una specie di museo della famosa danza andalusa con biblioteca, archivi musicali e una scuola. Infine, da non perdere quella che per molti è considerata la più bella chiesa di Jerez, la cinquecentesca Iglesia de San Miguel, in Plaza San Miguel. MALAGA, CADICE, JEREZ DE LA FRONTERA 29MAG/2GIU23 50 images